giovedì 29 settembre 2011

A proposito di Arzachena:diario di un'estate di 17 anni fa.

Pensando all'Arzachena,prossimo avversario interno del Salerno Calcio, la mente ritorna ad un'estate di 17 anni fa:ero in vacanza in Sardegna con la mia famiglia, nella valigia la sciarpetta della Salernitana della quale non mi liberavo mai (ancora ora a dire il vero è così), eravamo dalle parti di Baia Sardinia e Porto Cervo, posti sicuramente incantevoli, ma io fremevo perchè mi ero messa in testa che dovevo andare alla Maddalena non per un particolare senso di appartenenza dato il mio nome di battesimo, ma perchè sapevo che Salvatore Fresi, difensore granata che militava nella Salernitana da un annetto era nativo di quelle parti... organizzai con mia mamma e mio cugino, inizialmente ignari delle mie vere intenzioni, un'escursione all'arcipelago della Maddalena, per poi proseguire verso la famosissima (mhhhh) città di Arzachena,paese di Salvatore. Dovevo andare lì e sperare di vederlo, ma per fare cosa poi ? Per dichiarargli , all'età di 14 anni, la mia riconoscenza, il mio affetto, la mia stima. Insomma, avevo quell'età in cui loro erano per me degli idoli, quando entravano nell'Arechi io sentivo di amarli all'infinito,solo perchè indossavano quella maglietta: come cambiano le cose, eh? Ritornando ai giorni sardi, quella mattina prendemmo il traghetto, e ci dirigemmo alla Maddalena, posto che ricordo molto poco, arrivammo nel pomeriggio ad Arzachena, che ricordo essere un paesino molto piccolino e carino: ci mettemmo alla ricerca della casa di Fresi, che alla fine trovammo:io con la mia sciarpetta granata piena di gioia, di Salvatore non c'era ombra, del resto era luglio, sarà stato a Milano Marittima insieme ai suoi compagni di merenda. Ma io questo non potevo saperlo ancora: vivevo ancora nel mio mondo felice, quel mondo in cui i calciatori erano felici ed onorati di indossare la casacca granata. Ritornammo in albergo, io ero un pò delusa, ma andava bene così: la mia sciarpa aveva oltrepassato Salerno, aveva visto nuovi posti, posti che non pensavo mai di poter rivedere, da tifosa intendo. Eh si, perchè domenica all'Arechi c'è l'Arzachena contro il Salerno Calcio... e sugli spalti si cantera' FINO ALLA FINE SALERNITANA ... il mio viaggio ad Arzachena era stato profetico ? Non so ...
Intanto i giornali oggi titolano un nuovo incontro tra Lombardi e Anastasio, per contrattare l'acquisto del marchio: mi chiedo se l'incontro è avvenuto, chi avrà pagato il caffè a chi. Forse il gestore del bar l'avrà offerto ad entrambi, o forse sono stati offerti dei soldi per titolare cose mai avvenute. Chissà.

martedì 27 settembre 2011

Delio e Salerno ... amore senza tempo.

Sembra solo ieri quando il Profeta arrivò a Salerno nel lontano 1993..campionato di serie C1, si ottiene subito la serie B, con la finalissima play-off al San Paolo contro le vespe, finita per 3-0...le capriole di Grimaudo, il gol di Roberto Breda,chi li dimentica? Tutto impresso nel nostro cuore...ed evidentemente l'amore, quello vero, resta in eterno, e nulla può cancellarlo. Delio Rossi in una bellissima intervista a Sportitalia fa venire i brividi a noi tifosi salernitani,ecco un pezzo della conversazione:
"Tra lazio e Palermo lei per chi tifa di più caro Delio? Io tifo per tutte le squadre che ho allenato,ma in particolare la Salernitana che oggi vive in un momento difficile per colpa di qualcuno ed è andata a finire in serie D. E' brutto vedere una piazza tanto amata in Italia,molto calorosa e rumorosa nella polvere dei campetti della D,non lo meritano assolutamente. E' una piazza che in B non ha niente a che vedere, la A è la sua dimensione ideale,basti pensare che sono andate squadre ai preliminari di champions con una media spettatori di 10 mila persone".
Caro Delio speriamo un giorno di rivederti all'Arechi, come allenatore: la tua Salernitana ti aspetterà in eterno, onore a te !

martedì 20 settembre 2011

Salerno Calcio in D e Salernitana in terza categoria?Ma non credo.

Che Salerno rappresenta un posto,calcisticamente parlando,molto 'hot' e denso di passioni forti su tutti i fronti,era cosa già risaputa.. e quest'anno gli appassionati di Salernitana e calcio come me si sono ritrovati in una situazione un po' paradossale.Da piu' di un mese abbiamo la "nuova" squadra cittadina, che si chiama Salerno calcio..nata sulle ceneri (?)della povera Salernitana che per mano del vecchio presidente Antonio Lombardi ha rinunciato all'iscrizione al campionato di Lega Pro,dopo essere arrivata in finale con il Verona.Solo tre mesi fa l'Arechi dava spettacolo di 25.000 persone festanti e speranzose,ma non serve ricordare questi dati:l'Italia calcistica e ultras conosce bene i nostri numeri,non mutati di molto nonostante il cambiamento del calcio a livello nazionale.A settembre la nuova squadra in tinte blu e granata,stile Barcellona,sul petto il logo del comune e del patrono San Matteo(domani si festeggia a Salerno la festa patronale,mi chiedo se San Matteo sia contento di essere stato nominato nell'ultimo periodo molto spesso,in toni accesi  e il più delle volte invano, a parer mio) ha iniziato la nuova avventura,con al timone Claudio Lotito già presidente della Lazio,coadiuvato dal cognato Marco Mezzaroma marito della ministrA salernitana Mara Carfagna,uno dei fiori all'occhiello del caro Premier che tra un'intercettazione e l'altra, una festa in piscina con escort, e una battutaccia sulla Merkel, troverà di sicuro il tempo per pensare alla sua cara Mara, che alle pari opportunità ha dimostrato di tenerci sul serio. In questa sit-com beautifuliana il padrone di casa è stato il caro sindaco di Salerno,il potentino Vincenzo De Luca, in guerra da sempre con il vecchio patron Lombardi,fiero di aver portato nella "sua" città europea una potenza economica di un certo rilievo.Ecco creata la favola moderna: il Re (Lotito), i principi neo-sposi pronti ad occupare,nelle domeniche importanti, i modesti troni della tribuna autorità rimasta per molto tempo vuota (Mezzaroma e Lady Carfagna),il primo ministro De Luca che muove sapientemente i fili e... il vecchio Re spodestato (Lombardi , con il fido Pietro alle calcagna) che grida vendetta dal suo feudo cilentano, minacciando di far risorgere la nostra beneamata che era stata dichiarata morta il 12 luglio.L'avevamo seppellita e pianta in un caldo pomeriggio estivo, avevamo accolto con un pò di scetticismo e altrettanta curiosita' la nuova squadra, che tanto nuova per noi non era: io sono andata a vedere le prime due partite non perchè avessi voglia di seguire la squadra di Lotito o per voglia di assistere ad un deprimente campionato di serie D, ma solo perchè per me, per alcuni di noi era LEI, in vesti diverse. Attendiamo di sapere se la nostra Salernitana a tinte granata è morta, oppure no. Magari faremo la fine dei fans di Jim Morrison, che ogni tanto sostengono di aver visto il loro beniamino in giro per il mondo ... viviamo in un'epoca nella quale tutto puo' accadere...la menzogna serpeggia nelle nostre vite vite, senza alcun ritegno. Ma io confido nella verità, el'attendo paziente.
p.s. se passate dalle parti di Marino andate a pranzo alla Fraschetteria Bianchi,si mangia divinamente!Almeno ... si soffre, ma SE MAGNA , come direbbe il caro Lotito..che ancora NON è il mio presidente!

lunedì 19 settembre 2011

La mia lettera inviata al presidente del Salerno Calcio,Claudio Lotito,in merito alla questione dell'ippocampo e marchio della Salernitana.

Gentili sign.Lotito e Marco Mezzaroma, la presente per comunicarvi cio’ che in questi giorni attanaglia il cuore di molti tifosi salernitani : io sono una tifosa salernitana , non appartengo a nessun club, e parlo a nome mio, e del mio cuore. Ma sono certa che il mio pensiero è quello di tanti altri. Sono state spese molte parole sulle vicende che tengono banco in questi giorni , in merito alla nostra storia , a quella della Salernitana calcio, ai nostri colori, al nostro stemma : a mio avviso c’è molta confusione intorno all’argomento, io stessa non sono molto stimolata a parlare senza cognizione di causa, ovvero le notizie che filtrano sono confusionarie e di vario tipo. L’Energy Power che detiene ciò che appartiene a noi e alla città di Salerno, perché la Salernitana è patrimonio di tutti, di una citta’ intera e della sua provincia, non ha nel contempo (che io sappia) fatto dichiarazioni di nessun tipo in merito alla vendita dei segni distintivi ecc. : mi è parso di capire che voi, la nuova proprieta’ , non siete interessati a trattare con il sign. Antonio Lombardi, che ha usurpato per piu’ volte la sanità mentale di noi tifosi, giocando con i nostri sentimenti e con il nostro intelletto. Voltaire eminente filofoso sosteneva che se ad un uomo lo si ferisce nel proprio intelletto , puo’ adirarsi ancor piu’ che se non lo si ferisce nel suo cuore : ergo, noi non abbiamo l’anello al naso, non viviamo confinati sugli alberi, abbiamo orecchie, occhi e cuore aperti, pronti a carpire cio’ che c’è da carpire. Se la vostra intenzione è quella di renderci , con i tempi giusti e probabilmente non pagando nulla, aspettando forse la disfatta della societa’ di Lombardi, il nostro nome, il nostro simbolo e quant’altro, io rispetto il vostro pensiero e il vostro operato , e mi auguro che però vinca il buonsenso : per quanto mi riguarda è un “trauma “ calcistico di difficile comprendonio l’essere stata catapultata in serie D , e voi non potete farci nulla su questo, ma per quanto riguarda i colori sociali , penso si possa agire con intelligenza e lucidita’ mentale. Quando hai seguito la tua squadra per svariati anni, amato il colore che la contraddistingue, il granata, non puoi fare a meno di considerarlo parte del tuo cuore e della tua vita, a 360°: il signor De Luca era orgoglioso della nuova maglia, paragonandola a quella del Barcellona .Io quando gioca la Salernitana , sono incollata alla tv, se gioca il Barcellona guardo magari la “prova del cuoco “ in tv. Ossia: io sono Salernitana , a pranzo non mangio la paella, e del Barcellona calcio a me , a noi ,non importa nulla. Mi auguro si possa usare una maglia che non ci derida in questo modo, una maglia che sia piu’ vicina a noi, alla nostra storia di salernitani : una semplice maglia bianca andrebbe , in un momento di transizione come questo, piu’ che bene a mio avviso, bianca come un fazzoletto bianco sventolato in segno di pace. Io , cari signori, vengo in pace : ma credo sia mio diritto essere tutelata , per cio’ che si puo’. Vi ringrazio per l’attenzione e auguro a voi e al vostro staff, un buon lavoro. A me personalmente non interessa la scalata alla serie A in breve tempo, ma mi interessa riappropriarmi della mia storia, per cio’ che si puo’ : la dignita’ prima di tutto